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mercoledì 27 aprile 2016

Napoli Comicon 2016!

Come ogni anno, si tiene a Napoli una grande fiera del fumetto, del videogioco e di tutto quello che è Nerd. Da qualche anno anche il gioco da tavolo sta avendo un ruolo rilevante all'interno dell'evento, con una continua crescita degli spazi messi a disposizione e delle persone interessate a lasciarsi appassionare dal nostro hobby preferito.
Oggi vi parlerò della mia esperienza di quest'anno raccontandovi tutto quello che ho visto, giochi e non, e di tutto quello che avrei voluto vedere.





La fiera si tiene come al solito alla mostra d'Oltremare e come al solito durante tutti e quattro i giorni il freddo e la pioggia si abbatte sulle nostre povere teste.
Noi abbiamo scelto di andarci soltanto un giorno, l'ultimo, vuoi perché gli abbonamenti erano finiti e soprattutto perché pensavamo di riuscire a guardare tutto entro la giornata.

Quest'anno eravamo io (Jaahn), Loryx e Hoplomus. Per non perderci nemmeno un minuto li ho costretti a svegliarsi alle 6:30 e alle 7:15 eravamo in auto diretti verso la mostra.
Alle 8:03 eravamo fuori i cancelli, già in coda a una lunga fila. Per fortuna gli ingressi sono molti e alle 10 e 15 eravamo dentro.

Siamo partiti dal padiglione dei fumetti, spulciandoci un po' tutti gli stand anche se non conoscevamo quasi nulla di quello che ci proponevano. Dopo i fumetti sono arrivati i Manga ma anche qui, a parte i pochi noti, il resto era un mondo sconosciuto. Ho cercato di trovare qualche saga che fosse composta di pochi volumi ma non sono riuscito a trovare nulla e non ho preso niente.









Padiglione Asiatico.




Siamo giunti al padiglione Asiatico, tutto addobbato in stile giapponese e nello stereo musica tipica a tutto volume. Abbiamo dato uno sguardo veloce al tutto e abbiamo proseguito oltre.
























Siamo stati poi ore a girare tra gli stand delle chincaglierie fantasy, adocchiando quello o quell'altro ninnolo ma senza portare a casa nulla: non perché nulla mi attirasse ma perché c'era troppa roba tra cui scegliere, sono andato nel panico e non ho comprato nulla.
















Verso mezzogiorno siamo usciti fuori a prendere un po' d'aria e a riposarci sulle panchine dei giardini. Il tempo reggeva ma c'era un vento fortissimo e ci siamo stretti l'uno all'altro per scaldarci.
Non potendo più resistere al freddo pungente abbiamo deciso di addentrarci nel padiglione videogiochi, concordando di lasciare per ultimo quello dei giochi da tavolo in modo da godercelo con più calma.








Loryx e la Realtà Virtuale.
Rispetto all'anno scorso il reparto videogiochi è calato tantissimo, c'erano soltanto tavoli di League of Legends (stavano disputando un torneo) e pochi stand di gingilli. Qui ho preso una maglia di Star Wars e un quadretto di Maestro Yoda.
Loryx ha voluto provare la realtà virtuale e non accontentandosi delle montagne russe si è buttata sulla corsa di macchine. Sì lo so, è strana...
A ora di pranzo siamo andati nel cortile esterno, dove praticavano combattimenti con spada e scudo. Abbiamo notato che c'era uno spazio dedicato al tiro con l'arco e quando siamo andati abbiamo incontrato a sorpresa il nostro maestro di tiro che ci ha rimproverato di aver abbandonato i corsi. Gli abbiamo promesso di ritornare e io penso seriamente di farlo. Il tiro con l'arco è un ottimo sport per rilassare la mente e aumentare la concentrazione. Ci hanno scritto pure dei libri a riguardo!








Ok sto divagando. Dopo pranzo siamo finalmente giunti al padiglione dei giochi da tavolo. Abbiamo fatto prima una capatina da Giochi Uniti, dove avevano numerose offerte su diversi giochi. Io mi sono accaparrato l'ultimo Star Trek Catan a 15 euro e Hoplomus un Drakon Quarta Edizione. Abbiamo salutato qualche amico che lavorava come dimostratore e ci siamo fatti spiegare I Viaggi di Marco Polo da un simpatico e capace addetto ai lavori. Abbiamo giocato qualche turno, e il gioco è piaciuto a tutti. Non l'ho portato a casa perché in fondo non l'ho trovato molto originale rispetto ad altri titoli del genere, nonostante tutte le meccaniche siano ben amalgamate e le varie strategie siano tutte valide e appaganti. Mi riprometto di riprovarlo in altra sede e non escludo che in ogni caso possa entrare in collezione.
Gli altri tavoli di Giochi Uniti avevano apparecchiato giochi a cui avevamo già giocato o possediamo (Le Leggende di Andor, Carcassone, Lettere da WhiteChapel e i soliti filler a occupare gli altri tavoli), quindi siamo passati ad Asterion.
I viaggi di Marco Polo.
Colt Express
Anche qui sono stato felice di salutare amici che non vedevo da tempo e di scambiare qualche parola, poi ci siamo seduti a provare Sheriff of Nottingham che era mia intenzione acquistare.
Purtroppo però, non ha convinto nessuno. La dimostratrice ha completamente sbagliato delle regole e dopo averle sistemate grazie a un amico che passava di lì, il gioco comunque non ci ha preso. Certamente va giocato con un certo spirito e una buona compagnia (qualcuno suggeriva anche un bel boccale di birra), fatto sta che però a quel prezzo ho preferito rinunciare.
Abbiamo trovato subito un tavolo libero per Colt Express che invece ci è stato spiegato perfettamente e che ci ha divertiti tantissimo. Quando ci siamo alzati dal tavolo sono corso allo stand ma purtroppo era finito.
Ho pregato il ragazzo al bancone di darmi la DeLorean che consegnano in omaggio con l'acquisto del gioco ma è stato irremovibile. Gli avevo anche promesso di acquistarlo in seguito (come poi ho fatto la sera stessa) ma non c'è stato nulla da fare; i miei banditi dovranno rinunciare a viaggiare avanti e indietro nel tempo.
Colt Express mi ha molto sorpreso, mi ero seduto al tavolo più per curiosità che col pensiero di acquistarlo e invece mi ha convinto. Un gioco da mezz'ora, molto leggero e caotico, ma che regala tanti colpi di scena a fronte di una piccola pianificazione iniziale. Acquistato immediatamente in negozio comprensivo di espansione.
Asterion offriva ottimi sconti su tutti i giochi e proponeva a poco prezzo Trajan, Pochi Acri di Neve, Korrigans e altri.

Purtroppo, finita la partita a Colt Express si era fatta quasi l'ora di andare. Quest'anno infatti il Comicon chiudeva un'ora prima e quindi dovevamo apprestarci a fare gli ultimi acquisti e andare via. Non ho potuto provare Quadropolis a cui ero interessato e qualche altro titolo della Red Glove e della DVGiochi. Andare un solo giorno alla fine si è rivelata una scelta sbagliata, e i prossimi anni dovranno essere almeno due le giornate da trascorrere in fiera.

Ritornando tra gli stand di oggettistica, Loryx si è fatta incantare da un pugnale di King Arthur e lo ha acquistato, io volevo Pungolo, la famosa spada di Bilbo e Frodo Beggins, ma complice il fatto che di lì a poco avrei dovuto acquistare Colt Express ho deciso di rimandare l'acquisto all'anno prossimo (se resisterò fino all'anno prossimo).
Sulla strada del ritorno mi sono fermato ad alcuni stand e ho perso di vista Loryx che si era avviata avanti. Dopo un po' mi ha chiamato al cellulare con una voce assassina per chiedermi dove fossimo finiti. Ci diamo appuntamento all'uscita mentre io, per timore che lei volesse subito provare il suo nuovo pugnale su di me, le ho comprato un Horcrux che aveva adocchiato in mattinata.
Quando ci ha visti tornare aveva già sfoderato la lama. Io mi sono difeso mostrandole il regalo e così ho salvato la pelle e la giornata e siamo tornati a casa sani e salvi...




















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