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lunedì 21 marzo 2016

[FILM] Deadpool Secondo Loryx!

Oggi vi parlerò della mia esperienza con il film “Deadpool”, che può essere facilmente paragonata ad uno di quei rapporti odio-amore che finisce per sfociare in un amore ossessivo. Forse è meglio cominciare dal principio.
Sabato pomeriggio, voglia di svagarsi ed evadere un po’ dalla quotidiana routine, propongo al mio ragazzo di uscire, magari a vedere qualche film al cinema, lui, come suo solito, finge di farmi scegliere cosa fare, dove andare, che film vedere… ma, ad un tratto, come un leone che tenta di avvicinarsi silenziosamente ad una povera, ignara gazzella, mi dice “Ah quasi dimenticavo, è uscito Deadpool in questi giorni al cinema, chissà com’è…” (il furbetto sapeva benissimo com’era, in pratica ci stava sbavando tacitamente dietro da mesi), io faccio addirittura finta di non sentire dato che già immaginavo una sala con un delirio di bambini e nerd urlanti come ragazzine davanti a Twilight (ho i pregiudizi, lo so), ma l’astuto leone continua “Lo sai? Tutti dicono che sia una storia d’amore…non sei curiosa?” (ma quando mai ho amato le storie d’amore io?! A parte Titanic e Romeo e Giulietta, ovvio). Dopo qualche tentennamento, sbuffate varie e sommessi “mmmh” di protesta misti a panico nell’immaginarmi per due ore in una sala a guardare una sottospecie di comico con un costume rosso, contenuti vacui e battute forzate, decido di accontentarlo visto che la parità dei sessi purtroppo prevede talvolta di far felici anche i maschietti.
Arrivati al cinema, lui visibilmente in fibrillazione, io rassegnata ormai al mio destino, compriamo i biglietti… è fatta, non si torna più indietro.
Due ore dopo, all’uscita del cinema ero io quella in delirio che non riusciva a contenere la propria euforia…

Ragazzi Deadpool è fantastico! E non sto esagerando… E’ un film veramente ben fatto e credo davvero che questa sia una delle rare volte in cui il budget per effetti speciali e pubblicità sia stato ben speso. Penso che tutti sappiate di cosa racconta, supereroe hipster, quello che nessuno si aspetta, che prende in giro gli altri senza distinzioni e che vive un po’ al di sopra della solita morale dei supereroi. Insomma una sorta di “antieroe” che proprio per questa caratteristica è unico, e mentre magari gli altri eroi hanno almeno una caratteristica in comune e cioè il volersi sacrificare per la salvezza dell’umanità, Deadpool non ha nulla in comune con i suoi “colleghi”, pur avendo una sorta di visione personale del mondo che lo rende “giusto” in qualche modo ai nostri occhi. Ma quello che veramente mi è piaciuto, a parte naturalmente le battute e le situazioni per niente scontate e banali, a volte al limite della realtà (chi conosce Seth McFarlane forse sa di cosa parlo), è stata la storia e le vicende personali di questo “eroe”, il percorso di vita che lo ha portato verso quella strada fatta di cinismo e menefreghismo che lo contraddistingue. E’ un po’ quella metamorfosi cui va incontro una persona dopo aver sperimentato il dolore, quello vero, e quindi finisce per varcare il limite tra quello che è normale ed accettabile e l’antisociale per eccellenza. Naturalmente anche prima di trasformarsi il protagonista era un po’ “sui generis” ma quello che più colpisce è proprio l’evoluzione di questo personaggio ed il suo modo di affrontare la vita al di là di regole e convenzioni. L’attore che lo interpreta, Ryan Reynolds, con la sua faccia da bravo ragazzo al contempo un po’ ribelle, rende al meglio così come l’attrice che interpreta la sua dolce metà (ebbene sì…c’è anche del romanticismo per chi non lo avesse capito), anche lei molto particolare ed anche lei un personaggio abbastanza dinamico. Se c’è invece una costante in questo film che resta invariata e vi prenderà dall’inizio alla fine è proprio l’umorismo, quello sfacciato ma non volgare, quello irriverente ma non ridondante, surreale ma mai insensato. La scena finale con il “cattivo”, Ed Skrein, anche lui calato perfettamente nei panni, è poi l’apoteosi di tutto quanto suddetto. Per quanto riguarda l’aspetto tecnico nulla da dire (anche perché non essendo un’esperta in materia mi limito ad esclamare i soliti “wooow ma come fanno?!) quindi direi che gli effetti speciali ben riescono a sbalordire il popolino (me stessa ad esempio) e questo può bastare. Per finire direi che è un film che merita davvero di essere visto, tra amici, con la vostra fidanzata, da soli con birra e patatine, insomma, ne vale la pena perché oltre alla comicità ha tanto da offrire e vi stupirà sicuramente, proprio come ha fatto con quelli che come me avrebbero preferito due ore di torture cinesi prima di innamorarsene (non so se si è capito). Inutile dire inoltre che nei giorni successivi le corse in edicola per comprare i fumetti sono state abbastanza frequenti. Il resto lo scoprirete da voi anche se immagino che i due terzi di coloro che stanno leggendo hanno già appeso un bel poster in camera. Il mio tempo qui è scaduto, devo andare a lavare il mio costume di Deadpool, il mondo ha bisogno di me. Au revoir.

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